Capita spesso, quando si parla di ipnosi, di imbattersi in falsi miti o in una serie di pregiudizi e informazioni fuorvianti che provengono da fonti diverse; dal cinema, dalla televisione, da esperienze indirette e mal interpretate che portano a una serie di equivoci, paure e molta confusione. Un pregiudizio abbastanza diffuso è quello di pensare che l’ipnosi sia pericolosa, perché capace di esercitare una potente forma di controllo sulla mente della persona, portandola a perdere il libero arbitrio e non ricordare nulla di quanto accaduto in seduta. L’ipnosi da palcoscenico, porta a credere, che l’ipnotista possieda qualche potere misterioso, che può indurre le persone a fare delle cose strane e bizzarre che normalmente non farebbero. I pregiudizi di cosa sia l’ipnosi possono essere tanti. Ma l’ipnosi non è tutto questo, è qualcosa di estremamente diverso.
L’Ipnosi ericksoniana è una psicoterapia che è stata ideata dal medico e psichiatra clinico Milton Erickson (1901-1980). L’ ipnosi ericksoniana è una tecnica terapeutica vera e propria, ha efficacia scientifica e si basa su un approccio naturalistico e positivo: naturalistico in quanto l’ipnoterapeuta accetta la situazione del paziente così com’è, senza tentare di ristrutturarla dal punto di vista psicologico, e positivo in quanto permette di lavorare con le risorse del paziente necessarie al cambiamento che sono insite proprio nella sua storia esperienziale. Attraverso la trance ipnotica si agisce su tali risorse, facendole emergere dall’inconscio e riportandole alla coscienza del soggetto. L’ipnosi permette di raggiungere uno stato di coscienza diverso dalla veglia comune:la trance ipnotica. La trance è un fenomeno naturale che si manifesta spontaneamente in tutti noi; Milton Erickson definì la trance “Everyday common trance“ cioè “comune trance quotidiana”. Come, ad esempio,quando leggiamo un libro e siamo così coinvolti dalla storia che non ci rendiamo conto delle persone che ci passano attorno o ci parlano; o guardiamo un film che ci coinvolge a tal punto da estraniarci da tutto ciò che avviene intorno a noi, oppure quando, durante la guida (solo se la strada ci è molto familiare), ci rendiamo conto di aver fatto chilometri senza essercene minimamente accorti. In quest’ultimo caso ad esempio, ci siamo concessi il “pilota automatico”, continuiamo a guidare prestando attenzione a pensieri, preoccupazioni o problemi urgenti da risolvere ma, se durante il percorso in auto si verifica qualcosa di insolito:una strada interrotta per lavori in corso, un posto di blocco o una coda di auto davanti a noi, usciamo immediatamente dalla trance e prestiamo attenzione alla situazione in cui ci troviamo in quel momento.
Durante la seduta ipnotica questo stato di trance viene indotto artificialmente dall’ipnoterapeuta attraverso una serie di tecniche verbali e non verbali: le suggestioni. Si tratta di suggerimenti e indicazioni contestualizzate che vengono fornite al soggetto e in quel particolare stato di coscienza agiscono su di lui a livello inconscio, attivando quella parte che contiene le risorse efficaci per produrre un cambiamento e favorire il suo benessere. Come si è detto, sono risorse che si trovano già dentro la persona e sono rimaste inespresse; attraverso l’intervento vengono portate alla luce, risvegliate o potenziate.
L'ipnosi agisce efficacemente in tutta una serie di problematiche come lo stress, l'ansia, attacchi di panico, l'insonnia, riduce il dolore in alcune patologie, aiuta a smettere di fumare, migliora le performance atletiche ed altro. Il lavoro dell'ipnoterapeuta è messo al servizio del soggetto all'interno di una relazione empatica, che tenga conto della soggettività e della storia personale portata in studio. Si tratta di un 'intervento personalizzato, che parte dalla consapevolezza che ogni persona è unica, con una propria storia, caratteristiche, risorse, bisogni di guarigione e di crescita personale. Molti problemi psicologici che portano il soggetto a richiedere aiuto, sono spesso legati a propri schemi interpretativi non adattivi e limitanti della realtà in quanto formatisi in seguito ad un apprendimento disfunzionale e rigido. Ed è proprio questa rigidità che genera sofferenza e immobilità nella risoluzione del problema. Attraverso l'ipnosi si agisce su queste limitazioni apprese, proprie dei normali schemi di riferimento di quella persona, per aiutarla con questa nuova esperienza, a trovare una soluzione più efficace e creativa al suo problema in tempi brevi.
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D.ssa Carmen Di Grazia Psicologa e Psicoterapeuta
Cesena
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